Noi
I Volontari

I volontari di Associazione Cure Palliative ODV prestano la loro assistenza:

  • nell’Hospice Kika Mamoli di Borgo Palazzo a Bergamo
  • presso il Day Hospital USC Oncologia Medica A.O. Papa Giovanni XXIII di Bergamo
  • presso l’ambulatorio, Terapia del Dolore e Cure Palliative, INGRESSO 16 PG23
  • a domicilio del paziente

Nello specifico:

  • si occupano di accoglienza, ascolto e accompagnamento,
  • offrono compagnia al paziente ed alla famiglia,
  • praticano, in accordo con il medico palliativista e con adeguata preparazione, massaggi rilassanti,
  • sostengono la famiglia in piccole commissioni (spesa, farmacia, posta, ...)
  • aiutano nei percorsi burocratici-documentali.

Per diventare volontario ACP è necessario frequentare uno specifico percorso formativo.
Per informazioni contattate la Segreteria al n. 035.2676599 oppure segreteria@associazionecurepalliative.it

Ruolo e Compiti del Volontario

(tratto da "Percorsi formativi e Core Curriculum del volontario in cure palliative" di Federazione Cure Palliative)

Ciò che rende insostituibile il volontario operante all’interno della rete di Cure Palliative nel far fronte ai bisogni del malato e della sua famiglia è la sua capacità di instaurare relazioni significative. Attraverso l’ascolto attivo, offre la possibilità al malato ed ai familiari di comunicare i loro vissuti emotivi, trasmettendo comprensione e vicinanza nel rispetto dei rapporti e dei ruoli preesistenti. Il volontario non si sostituisce al personale professionale nella erogazione di cure ma si affianca e si coordina con esso per attività di supporto. Pur non essendo una figura professionale, il volontario fa parte dell’equipe a cui riferisce del suo operare.

Formato per affrontare i problemi connessi con una situazione di "dolore globale" il volontario può assumere il ruolo di trait d’union fra il paziente, la famiglia e il personale sanitario con cui condivide gli obiettivi. Il volontario non si presenta a titolo personale, ma deve essere riconoscibile per il ruolo che esercita e per l’Organizzazione a cui appartiene. Deve tenere inoltre conto delle specificità del contesto di cura in cui opera. In base alle caratteristiche dell’Organizzazione cui appartiene, il volontario può svolgere attività che presuppongono un contatto diretto con il malato e la sua famiglia ma anche attività funzionali all’Organizzazione e alla promozione culturale e informativa sulle Cure Palliative. Le attività di sostegno relazionale e sociale al malato e alla famiglia comprendono diversi ambiti.

Sono attività assistenziali caratteristiche del volontario: la facilitazione nel mantenimento di una comunicazione continua tra malato e familiare ed il servizio di assistenza; il supporto nell’espletamento delle attività della vita quotidiana; l’affiancamento al malato e l’aiuto alla famiglia nella gestione organizzativa della giornata, garantendo una presenza nei periodi di temporanea assenza del caregiver; attività diversionali; conforto e vicinanza nel tempo dell’aggravamento e dopo il decesso. Sono inoltre compiti del volontario attività di tipo organizzativo, di segreteria, di fundraising e attività promozionali finalizzate alla sensibilizzazione e diffusione della conoscenza dell’Associazione di appartenenza e dei principi delle Cure Palliative.



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