Bando volontariato 2018: finanziati 79 progetti, tra i vincitori ACP



Bando volontariato 2018: finanziati 79 progetti, tra i vincitori l’associazione Cure Palliative

Il Bando Volontariato 2018 ha finanziato 79 progetti di organizzazioni di volontariato in Lombardia, ed Associazione Cure palliative onlus è tra i vincitori.

L’edizione 2018 eroga complessivamente 3.300.000 euro destinati a sostenere percorsi di sostegno alle comunità e di interesse generale. Erano 219 i progetti presentati al bando per una richiesta totale di 8.963.645,68 euro.

Le finalità del Bando Volontariato sono quelle di promuove e rafforzare la realizzazione di progetti in rete attuati dalle organizzazioni di volontariato, per esperienze di cittadinanza attiva in grado di promuovere il protagonismo dei cittadini nella presa in carico dei problemi della comunità per l’interesse generale. In particolare, promuove la loro capacità di diventare animatrici di una nuova socialità, luoghi di partecipazione responsabile delle persone soprattutto dei giovani, soggetti attuatori in grado realizzare interventi a favore delle persone e della comunità, enti partner autorevoli nei luoghi della programmazione e della progettazione sociale.

A novembre 2017 la Regione Lombardia apre il portafoglio e mette a disposizione 3.000.000 euro ( si proprio tre milioni!) per la realizzazione di progetti di intervento sociale proposti da organizzazioni di volontariato e realizzati sul territorio lombardo: non accadeva dal 2014, ma le organizzazioni di Volontariato in Lombardia sono più di 5.000…….volendo fare i conti sarebbero 600 euro a testa! Ma non è proprio così…….




Tanto soldi comunque, ma per far cosa e come? Intenzione della Regione (assieme a Fondazione Cariplo ed altre fondazioni bancarie) è quello di dare sostegno a dei progetti per rafforzare la capacità delle organizzazioni di volontariato di rispondere ai bisogni dei territori, lavorando in rete e stimolando la partecipazione attiva delle persone.

 
Associazione cure palliative onlus

 

 

Quale è stato il progetto che Associazione Cure Palliative ha presentato?
Lo racconta il Presidente Arnaldo Minetti: Il Progetto denominato“Bergamo-Lab: laboratorio di idee ed azioni per una comunità responsabile” prevede due parti fondamentali: il primo è mettere in comune le diverse ed ultime esperienze delle Associazioni di Volontariato in ambito socio-sanitario, intervenendo a migliorare i punti di criticità individuati tra le pratiche di volontariato di queste associazioni, al fine di superare logiche di autoreferenzialità. Lo faremo attraverso una serie di incontri di supervisione tra i volontari delle associazioni che aderiranno, e la proposta di un percorso di laboratorio di comunità aperto agli enti pubblici (ASST, ATS, ecc…). Il secondo è organizzare una serie di attività di responsabilizzazione della Comunità e delle sue istituzioni, testimoniando e rafforzando il legame esistente tra le nostre Associazioni, le Istituzioni, la Comunità. Lo faremo attraverso percorsi nelle scuole, organizzando laboratori di solidarietà, convegni, mostre. Il progetto, che dovrebbe durare fino a Ottobre 2019, terminerà con una festa finale di tutti i partecipanti.

 

“Abbiamo voluto pertanto chiedere questi soldi alla Regione perché crediamo che il bando rappresenta un’opportunità per le associazioni di volontariato per rafforzare e rinnovare il proprio impegno nelle comunità facendo leva sulla capacità di costruire reti e di collaborare con le istituzioni – prosegue Minetti -. Vorremmo e speriamo di poter utilizzare questi soldi affinché le organizzazioni di volontariato possono diventare animatori di una nuova socialità, di nuovi legami sociali, proprio per la loro possibilità di essere vicino alla domanda e alle istanze della società civile, di intervenire direttamente sui problemi della persona e della comunità. Da subito abbiamo pensato di coinvolgere le associazioni con le quali più da vicino collaboriamo e cioè: Lega Italiana Lotta ai tumori (LILT, che si occupa di prevenzione primaria e secondaria e propone numerose iniziative di sensibilizzazione e formazione) e Associazione ChiaraSimone (si occupa di sostegno ai malati oncologici, cercando sinergie ed integrazione con i volontari e servizi già esistenti)”.

 

“Ci siamo ritrovati a pensare assieme da quale idea ci sarebbe interessato estrarre un progetto – continua Minetti -, considerato che il bando della regione finanziava progetti che potevano interessare una o più delle seguenti aree:

 
  • individuazione di forme di cittadinanza attiva, dirette a favorire effetti generativi sulla comunità e sul territorio, realizzate con logiche di rete e con orientamento alla sostenibilità economica nel tempo;

  • sperimentazione di progetti di animazione territoriale, finalizzati a rafforzare il tessuto e le reti sociali;

  • ampliamento della base associativa con il coinvolgimento dei giovani.

Durante le prime riunioni di progettazione, è da subito emersa la convinzione di voler proporre un progetto che si rivolgesse innanzitutto a tutte le associazioni ed i volontari bergamaschi che già operano nel settore socio-sanitario; ma anche un progetto che facesse emergere il ruolo delle associazioni stesse come partner autorevoli nei luoghi della programmazione e progettazione delle politiche di welfare.

 

Abbiamo poi voluto essere attenti a coinvolgere e sensibilizzare i giovani, ed è per questo che abbiamo coinvolto nella rete del progetto la Cooperativa Sociale Patronato san Vincenzo (ha esperienza di attivazione di diversi laboratori creativi e formativi sui temi della solidarietà rivolti a studenti e giovani), Azienda Bergamasca Formazione ( è ente accreditato in Regione Lombardia per le attività formative, in quanto il progetto prevede una serie di attività che includono l’acquisizione di competenze specifiche in materia di “lavoro di comunità” e formazione sulla “Metodologia della Rete”), l’Ufficio Scolastico Provinciale (per la diffusione della proposta ed il coinvolgimento di tutte le scuole superiori del territorio)”.